05 Mar Piero Dorazio – GARD, NON SOLO UN PITTORE OPTICAL, 1988
(presentazione della Personale alla Casa del Mantegna, Mantova, aprile-maggio 1988)
Le conquiste dell’arte contemporanea dall’impressionismo in poi e in particolare l’affrancamento del linguaggio puramente visivo della pittura, confermato poi dalle tendenze dell’astrattismo durante l’ultimo dopoguerra, restano ancora indigeste per molti artisti passatisti, pseudo moderni e trans-avanguardisti, per molti critici, per molti mercanti e cultori d’arte. Non si tratta più oggi, del conflitto ideologico o teorico fra «figurazione» e «non-figurazione»; poiché come sappiamo, da tutte le parti si predica il criterio ecumenico della «qualità», come se questa potesse esistere al di fuori, al di sopra o aggiunta, alla concezione anche etica, alla struttura linguistica dell’opera.
La visione di Gard è proprio quella che riscuote meno simpatie, la più difficile da perseguire e da leggere, perchè è la più pura, quella che più di tutte si allontana dall’influenza della letteratura e del "letterale" rapporto con la vita, al quale molti intendono ancora costringere la pittura d’oggi. Nonostante che le modulazioni di spazio e colore che Gard ci presenta, abbiano ormai una robusta quanto collaudata tradizione alle spalle.
Questa pittura nasce nel mondo reale delle sensazioni visive, da una costola del cubismo di Braque, di Gris e più tardi, da quello di Freundlich e poi, dagli artisti di Cercle et Carrè e di Abstraction- Crèation, alludo al "purismo" di Ozenfant, Mondrian, Sofia Tauber, Albers, Glarner, Max Bill e altri e così via. A questa tradizione, Ferruccio Gard apporta le sue varianti con un contributo originale che è quello dell’articolazione di valore e scale cromatici, insieme a strutture armoniose che li contengono identificandosi con essi. Non si tratta quindi di un pittore «optical», semplicemente di uno di quelli che disegnano e poi colorano, bensì di un pittore, la cui sensibilità riesce a sposare simultaneamente e con effetto magico, i due protagonisti di sempre della pittura: «Forma e Colore».