03 Dic Luigi Meneghelli – FERRUCCIO GARD, CA’ PESARO, VENEZIA, 2015
(Flash Art, dicembre 2015)
…..Gard abbandona ogni immagine basata su puri fatti narrativi, simbolici o soggettivi e punta solo a realizzare composizioni, dove la declinazione della forma-colore diventa una trappola inesorabile per lo sguardo. E’ così che nelle opere degli anni Settanta, dove le intermittenze cromatiche si trasformano in intermittenze di luce; è così quando ogni struttura sembra allentarsi in favore di pure macchie di colore che si accostano e si fondono, ottenendo degli effetti visivi stranianti; è così soprattutto negli ultimi austeri lavori ( che aprono la mostra ), tutti incentrati su una estrema riduzione cromatica, data dal confronto del bianco e del nero ( “ l’assoluto tutto e l’assoluto niente” ), dentro il quale però si muovono mille variazioni di grigio. Modificazioni percettive che non si possono prevedere ma solo seguire o intuire.