03 Dic Gabriella Belli – NUOVI TRAGUARDI, 2015
(dalla presentazione della mostra antologica 1969-2015 “ Chromatism and Optical Art”, Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Ca’ Pesaro, Fondazione Musei Civici di Venezia, ottobre-dicembre 2015).
Per Ferruccio Gard è la felice stagione di una rinnovata ricerca sul tema del colore e della forma, soggetto che da sempre è stato al centro del suo percorso artistico. La preziosa mostra che oggi presentiamo a Ca’ Pesaro è il frutto più maturo, infatti, di una ricerca che con estrema coerenza Gard porta avanti da oltre 40 anni, mai ripetitiva ma anzi- in maniera stupefacente- capace di rinnovarsi costantemente, creando nei suoi quadri soluzioni formali e compositive del tutto originali, combinazioni magiche di forme e colori che nascono tutte da una precisa vocazione per la pittura, da lui inequivocabilmente intesa nei suoi valori primari di forma e colore appunto. Costantemente attento alla composizione geometrica dei valori cromatici e spaziali, Gard si cimenta in queste ultimissime opere con la complessità del bianco e nero, agli estremi dunque della scala tonale del colore che definisce l’assoluto niente e l’assoluto tutto. Bianco e nero, in opposizione ma anche in attrazione, rappresentano nella sua opera un’interessante evoluzione, che libera la sua creatività dal vincolo a lungo sperimentato della poetica luce-colore, concentrando tutta la sua attenzione sullo studio della pura percezione visiva, di cui analizza con lucido rigore i procedimenti ottici e psicologici. Erede di una grande tradizione, che si è andata affermando alla fine degli anni Cinquanta sulle premesse del Bauhaus e degli studi di Moholy- Nagy e Albers, Ferruccio Gard interpreta, infatti, in chiave contemporanea gli effetti di quelle ricerche optical e/o cinetiche, che hanno sperimentato in pittura l’interferenza delle linee e del colore ma anche di effetti gestaltici sulla percezione. Con la messa a fuoco di questa nuova linea di ricerca, Ferruccio Gard conquista un territorio per lui ancora inesplorato nel quale riesce a dare il meglio di sé grazie ad una sapienza pittorica e a una curiosità intellettuale, a cui la sua nuova pittura sembra dare concreta risposta. …Già presente nelle collezioni della Galleria Internazionale d’Arte di Ca’Pesaro, l’artista veneziano porta con questo ciclo di opere nuova materia di studio in un campo, com’è quello della pittura astratta geometrica, al quale oggi anche la critica più avveduta sembra nuovamente interessata. Nell’anno della Biennale di Venezia, che esplora temi politici di forte tensione morale, la proposta di una sequenza compatta e organica di vera pittura sembra un giardino fiorito, nel quale si ricompongono le gerarchie degli strumenti essenziali del dipingere e l’omaggio a un Maestro della contemporaneità veneziana.